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Il logo dell’associazione rappresenta significati, aneddoti e dettagli curiosi sulla sua creazione e la sua evoluzione e deriva da una profonda attività di studio, ascolto e riflessione.

La sagoma di un volto, simbolo del cittadino che, attraverso la Carta della cittadinanza digitale, ha il diritto di accedere a tutti i dati, i documenti e i servizi di suo interesse in modalità digitale.

L’esagono, figura perfetta, conosciuto come il simbolo della vita e della creazione: si trova in natura, per esempio nel nido d’ape, nei fiocchi di neve, in alcune formazioni rocciose, negli occhi degli insetti, e nella simbologia spirituale del fiore della vita.

I tre esagoni, che esprimono, secondo le teorie di Paul Donald MacLean, i tre cervelli (rettile, limbico e neocorteccia) all’interno della nostra scatola cranica: un cervello rettile (quello più antico, responsabile del 95% delle nostre funzioni vitali pur occupando uno spazio molto esiguo, circa il 5% della massa cerebrale complessiva), il cervello limbico (quello che si sarebbe sviluppato più tardi, responsabile dei processi emotivi) e la neocorteccia (la parte di sviluppo più recente, in termini evoluzionistici, responsabile di ragionamenti, di calcoli e di tutto quello che riguarda la logica).

Le tre dimensioni diverse di esagono, che richiamano i diversi stadi di vita dei cittadini (giovani, adulti e anziani) verso i quali occorre definire politiche accurate di promozione della cittadinanza digitale.

L’interconnessione sottesa ai tre esagoni, che rappresenta il sistema di rete neurale che sta alla base dell’intelligenza umana e artificiale.

Il colore blu, che richiama l’armonia e l’equilibrio e il colore grigio, che simboleggia la modernità, la riflessione e la purezza.

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