Questo articolo inizia con la nota domanda: quanti di noi sono consapevoli che la Carta…
Trilogia “la firma elettronica in tasca”: la Carta d’identità elettronica (CIE) e la firma con CieSign
Quanti di noi sono consapevoli che la Carta d’identità elettronica (CIE) è anche uno strumento che consente l’apposizione di una firma elettronica?
Nonostante la crescente diffusione su tutto il territorio nazionale, dove la stragrande maggioranza dei cittadini ha sostituito la vecchia carta d’identità cartacea con quella elettronica, pochi sanno che la CIE è anche uno strumento in grado di apporre una firma elettronica. Ad oggi la maggior parte dei cittadini utilizza infatti la CIE, in combinata con l’app CieID, esclusivamente per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione.
Questa scarsa consapevolezza limita le potenzialità di uno strumento che, se utilizzato correttamente, consente di semplificare notevolmente molti processi amministrativi, in particolare quelli che richiedono una sottoscrizione elettronica da parte del cittadino.
Per questo motivo desideriamo approfondire in due articoli dedicati come la CIE possa essere impiegata in modo efficace come dispositivo di firma elettronica.
Quali sono le modalità di firma disponibili con la CIE?
Con la CIE sono attualmente disponibili due modalità di firma:
- “Mobile”, mediante uno smartphone dotato di interfaccia NFC e dell’app CieSign
- “Desktop”, mediante un computer a cui è collegato un lettore di smart card NFC o contactless.
In questo primo articolo illustreremo come apporre una firma elettronica “Mobile”, mentre nel prossimo illustreremo come apporre una firma elettronica “Desktop”.
Che tipologia di firma elettronica viene apposta con la CIE?
A prescindere dalla modalità di firma, prima di sottoscrivere elettronicamente un documento è necessario essere consapevoli della tipologia di firma che stiamo apponendo. Abbiamo già approfondito il tema in un precedente articolo, pertanto in questa sede ci limitiamo a indicare che la CIE consente l’apposizione di una firma elettronica avanzata (FEA).
In questo senso, ricordiamo che i documenti sottoscritti con FEA soddisfano appieno il requisito della forma scritta, tuttavia il soggetto cui la firma elettronica avanzata afferisce può disconoscerla: in questo caso è onere della parte che vuole avvalersi degli effetti giuridici di tale firma dimostrarne la conformità.
Ricordiamo inoltre che se la finalità del cittadino è quello di trasmettere un documento sottoscritto elettronicamente a una pubblica amministrazione italiana, l’articolo 61, comma 2 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22/02/2013 stabilisce che la CIE è a tutti gli effetti strumento idoneo per apporre una FEA e sancisce che la pubblica amministrazione è tenuta ad accettare i documenti sottoscritti elettronicamente con questo dispositivo.
Cosa serve per apporre una firma elettronica “Mobile”?
Per apporre una firma elettronica “Mobile” occorre avere a disposizione una CIE personale in corso di validità con il relativo codice PIN e uno smartphone o tablet dotato di tecnologia NFC (acronimo di “Near Field Communication”), necessaria per far interagire il documento con il dispositivo.
Ecco alcuni accorgimenti, se non si è sicuri che il nostro dispositivo incorpori questa tecnologia:
- Se siamo in possesso di un dispositivo Android possiamo fare un controllo accedendo al menu “Impostazioni” e poi alla voce “Connessioni” o “Wireless e reti”. Qui dobbiamo verificare che la voce “NFC e pagamenti contactless” sia presente e attiva.
- Se siamo in possesso di un dispositivo Apple possiamo fare un controllo accedendo al menu “Impostazioni” e poi alla voce “Centro di controllo”. In “Ulteriori controlli”, dobbiamo selezionare con il tasto “+” il lettore tag NFC.
Una volta verificato che questa tecnologia sia presente e correttamente attivata sul nostro dispositivo, dobbiamo scaricare l’app CieSign, disponibile sia su Google Play sia su App Store.
Una volta avviata l’app, per registrare la CIE dobbiamo:
- inserire il PIN a 8 cifre associato alla CIE
- avvicinare la CIE al retro del dispositivo fino a che non viene avviata la registrazione
- mantenere ferma la CIE e il dispositivo fino a che la registrazione sia terminata.
Attenzione: riconosciamo che gli ultimi due passaggi possano risultare un po’ laboriosi. Molto probabilmente all’inizio dovrete fare qualche prova per capire come posizionare la CIE rispetto al dispositivo in modo che venga correttamente rilevata.
Come fare per apporre la firma elettronica con CieSign?
Una volta registrata la CIE sull’app CieSign è possibile firmare elettronicamente un file di qualsiasi estensione memorizzato sul dispositivo (PDF, JPG, PNG, DOCX, ecc.) e selezionare la tipologie di firma elettronica che vogliamo apporre. In questo caso avremo a disposizione il formato “PAdES”, disponibile solo per file PDF (in questo caso il file firmato avrà estensione “PDF”), oppure “CAdES”, disponibile per tutte le tipologie di file (in questo caso il file firmato avrà estensione “P7M”). A tal proposito è importante evidenziare che entrambe le tipologie hanno la medesima valenza da un punto di vista giuridico.
Dopo aver avviato l’app e registrato la CIE, per apporre una firma elettronica dobbiamo:
- cliccare sul pulsante “+” in basso a destra
- selezionare il file da firmare
- cliccare sulla voce “Firma!”
- scegliere il formato di firma tra “PAdES” e “CAdES”
- inserire il PIN (oppure la propria impronta biometrica, se registrata)
- avvicinare la CIE al dispositivo (allo stesso modo del processo di registrazione della CIE).
Al termine del processo otterrete il file firmato elettronicamente nel formato desiderato, che potrete visualizzare tra i “files recenti” elencati all’apertura dell’app.
Cliccando sui tre puntini verticali sulla destra, è possibile aprire un file firmato, condividerlo come un qualsiasi altro file oppure eliminarlo dal dispositivo.
Conclusioni
Occorre riconoscere che questa modalità di apposizione di una firma elettronica potrebbe risultare difficoltosa per chi non è in possesso di capacità informatiche oggettivamente superiori alla media.
Tuttavia è indubbio che la CIE rappresenti uno strumento potente e innovativo che sta contribuendo e che contribuirà significativamente anche in futuro alla transizione digitale del Paese. La sua introduzione e il suo corretto utilizzo segna infatti un passo avanti cruciale verso l’obiettivo della digitalizzazione dei servizi pubblici e dei procedimenti amministrativi. La possibilità di utilizzare la CIE per accedere ai servizi online e per firmare elettronicamente documenti, con la speranza che a livello nazionale vengano definite e messe in atto modalità semplificate rispetto a quelle attuali, rappresenta infatti un importante valore aggiunto nell’ottica della transizione al digitale.