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PNRR digitalizzazione pubblica amministrazione

PNRR for dummies: le misure per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, l’accesso ai finanziamenti, i tempi

In questo contributo facciamo una sintesi delle numerose informazioni che in questi mesi sono state prodotte sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per orientarsi nella conoscenza delle misure relative alla digitalizzazione della pubblica amministrazione.

Le misure

L’attuazione del PNRR formulato dall’Italia porterà sul territorio cospicue risorse, di cui 191,5 miliardi di euro stanziati dall’Unione Europea nel fondo NextGenerationEU e oltre 30 miliardi di euro stanziati dal Governo italiano nel fondo complementare.

Il Piano promuove un’ambiziosa agenda di riforme su pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione e competitività.

La missione 1 del PNRR, che riguarda digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, prevede una disponibilità di 49,86 miliardi di euro di cui 6,14 miliardi di euro per la digitalizzazione della pubblica amministrazione.

Misure per la digitalizzazione della pubblica amministrazioneMiliardi di euro previsti
Infrastrutture digitali0,900
Abilitazione e facilitazione migrazione al cloud1,000
Dati e interoperabilità
Piattaforma digitale nazionale dati0,556
Sportello digitale unico0,090
Servizi digitali e cittadinanza digitale
Esperienza dei servizi pubblici0,613
Accessibilità0,080
Adozione PagoPA e AppIO0,750
Adozione identità digitale e ANPR0,285
Digitalizzazione degli avvisi pubblici0,245
Mobility as a service0,040
Cybersecurity0,623
Digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali0,611
Competenze digitali di base
Servizio civile digitale0,060
Centri di facilitazione digitale0,135
Supporto alla trasformazione della PA locale0,155
TOTALE6,143

Questi sono a oggi gli investimenti previsti, anche se stanno nascendo alcune preoccupazioni legate a una dichiarazione in sede di Commissione europea sulla base della quale le risorse destinate all’Italia all’interno del PNRR potrebbero subire una riduzione. Questa possibile riduzione dipende dal fatto che dei 191,5 miliardi di euro stanziati a livello europeo, 68 miliardi sono a fondo perduto e, di questi, il 70% è fisso, mentre il 30% è suscettibile di modifiche entro il 30 giugno in funzione dalla perdita effettiva di prodotto interno lordo (PIL) tra gli anni 2021 e 2020, che per l’Italia ha visto una crescita del 6,5% rispetto alla stima del 4%.

Come accedere ai finanziamenti

Per attuare i progetti di digitalizzazione della pubblica amministrazione il Governo ha messo a punto il programma “Italia digitale 2026” che si prefigge di avere una pubblica amministrazione protagonista della transizione digitale.

All’interno di questo programma il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ha affidato al Dipartimento per la trasformazione digitale il compito di coinvolgere, accompagnare e aiutare la pubblica amministrazione italiana nel processo di digitalizzazione previsto. È stato così costituito il Transformation Office organizzato per attuare gli investimenti e supportare le amministrazioni nel percorso di transizione digitale.

È stato inoltre creato il sito PA digitale 2026, una la piattaforma che consente alle amministrazioni di richiedere i fondi del PNRR dedicati alla transizione digitale, rendicontare l’avanzamento dei progetti e ricevere l’assistenza necessaria. All’interno di questa piattaforma è anche possibile consultare il dettaglio di tutte le misure previste per tipo di ente beneficiario e farsi un’idea chiara di tutte le opportunità esistenti.

Per attuare gli interventi per la digitalizzazione della pubblica amministrazione (tra i quali, per esempio, la migrazione in cloud dei sistemi della pubblica amministrazione, l’adozione PagoPA e di AppIO) si prevedono due modalità di richiesta di finanziamento.

La prima modalità denominata Standard, che interesserà oltre 1.000 amministrazioni (tra cui tutta la pubblica amministrazione locale), è pensata per semplificare la richiesta di finanziamento e ridurre gli oneri amministrativi per tutta la pubblica amministrazione. In questa modalità ogni amministrazione, in base a tipologia e dimensione, potrà accedere alle misure attraverso soluzioni a “valore economico predefinito” e, quindi, non sarà necessario scrivere e presentare progetti per ricevere finanziamenti.

Per semplificare l’erogazione delle risorse, i fondi saranno riconosciuti alle amministrazioni sulla base del raggiungimento di specifici obiettivi predefiniti. Il processo di rendicontazione sarà, quindi, alleggerito e non sarà necessario rendicontare le singole spese effettuate per ottenere i fondi.

La seconda modalità denominata Presentazione di progetti, che interesserà una platea ristretta di meno di 1.000 amministrazioni, prevede che le amministrazioni si candidino ad appositi avvisi pubblici attraverso un percorso guidato. Alla conclusione della fase di selezione, saranno individuate le amministrazioni ammesse a finanziamento che saranno anche coinvolte direttamente attraverso appositi accordi.

L’erogazione dei finanziamenti avverrà per stati di avanzamento lavori a seguito della presentazione della documentazione che dovrà giustificare l’esecuzione della singola spesa. Si prevedono comunque procedure semplici per il trasferimento dei fondi e il costante supporto all’amministrazione destinataria delle risorse.

A oggi non è conosciuto il metodo sulla base del quale sono stati stimati i valori economici inseriti all’interno del PNRR presentato dall’Italia all’Unione Europea e approvato il 13 luglio 2021 con decisione di esecuzione del Consiglio Europeo. È però importante che il budget con cui ogni progetto sarà finanziato sia definito con cura perché risorse insufficienti possono determinare l’impossibilità di realizzare gli obiettivi ambiziosi di digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana e, al contrario, una loro sovrastima rischia di creare un considerevole aumento dei prezzi nel settore dell’informatica in un momento già di crescente inflazione.

I tempi

Il calendario per la gestione delle misure destinate alla digitalizzazione della pubblica amministrazione prevede che i primi avvisi siano pubblicati per la primavera del 2022 e che i progetti siano avviati nel corso dell’estate 2022 con una fase di rendicontazione che avverrà completamente online.

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