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Il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 e l’attuazione della Carta della cittadinanza digitale

Le strategie del Piano nazionale di ripresa e resilienza

La missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) relativa alla “Salute” prevede una serie di investimenti volti a favorire il potenziamento del sistema sanitario, rendendo le strutture italiane più moderne, digitali e inclusive e favorendo l’equità di accesso a tutti i cittadini.

Nel PNRR la trasformazione digitale si pone quindi come un tassello fondamentale per uniformare il sistema sanitario su tutto il territorio nazionale.

La missione “Salute” si articola in due componenti: la prima chiamata “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” e la seconda “Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale”.

Il PNRR dedica l’8,16% delle risorse disponibili, pari a 15,63 miliardi di euro, alla missione “Salute” (7 miliardi di euro sulla prima componente e circa 8,6 miliardi di euro sulla seconda), che si sommano alle risorse provenienti da altri fondi e che portano il finanziamento complessivo a 18,5 miliardi.

Il Fascicolo sanitario elettronico

Nella prima componente rientra la Piattaforma di telemedicina che ha l’obiettivo di facilitare la presa in carico del paziente da parte delle cure territoriali, di favorire la deospedalizzazione e di migliorare la qualità delle cure. La piattaforma di telemedicina è integrata con i sistemi informativi sanitari regionali per garantire i servizi minimi di televisita, teleconsulto, telemonitoraggio, teleassistenza.

Nella seconda componente è compreso il nuovo Fascicolo sanitario elettronico (FSE) istituito, per come lo conosciamo oggi, con il Decreto legge 18/10/2012, n. 179 ed evoluto con diverse norme fino al recente Decreto del Ministero della salute del 07/09/2023 (per un compendio delle recenti norme sul Fascicolo sanitario elettronico si rimanda all’ultimo paragrafo di questo articolo).

Il Ministero della salute, in coordinamento con il Dipartimento per la trasformazione digitale e AGENAS, promuove l’integrazione tra il nuovo Fascicolo sanitario elettronico e la Piattaforma nazionale di telemedicina, attraverso un’architettura condivisa, struttura cloud e logiche a microservizi.

Sulla base di queste norme il Fascicolo sanitario elettronico, istituito dalle Regioni e dalla Province autonome, è il punto unico di accesso per i cittadini ai servizi, ai documenti e alle informazioni relative alle diagnosi e alle cure prestate dal Sistema sanitario nazionale (SSN).

Il nucleo minimo dei dati e documenti del Fascicolo è costituito da: dati identificativi e amministrativi dell’assistito, referti, verbali pronto soccorso, lettere di dimissione, profilo sanitario sintetico, prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, cartelle cliniche, farmaci somministrati, vaccinazioni, erogazione di prestazioni di assistenza specialistica, taccuino personale dell’assistito, dati delle tessere per i portatori di impianto, lettera di invito per screening.

Di particolare importanza sono il profilo sanitario sintetico (PSS) e il taccuino personale dell’assistito. Il primo è un documento redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o dal pediatra e contiene, oltre ai dati identificativi del paziente e del suo medico curante, tutte le informazioni cliniche che descrivono lo stato dell’assistito (problemi rilevanti, diagnosi, allergie, terapie farmacologiche). Il secondo è una sezione nella quale l’assistito può aggiungere autonomamente tutti i dati e i documenti che ritiene opportuno riguardanti il proprio percorso di cura anche fuori del servizio sanitario nazionale.

L’accesso al Fascicolo sanitario elettronico da parte dei cittadini avviene attraverso l’identità digitale: sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta di identità digitale (CIE), tessera sanitaria (TS-CNS). In futuro l’accesso avverrà anche attraverso il Wallet europeo per l’identità digitale.

Secondo gli obiettivi del PNRR entro la fine del 2025 l’85% dei medici di base dovrà alimentare il Fascicolo sanitario elettronico attivamente ed entro la metà del 2026 tutte le Regioni dovranno utilizzarlo.

Il ruolo delle Regioni e delle Province autonome

L’attivazione del Fascicolo sanitario elettronico da parte dei cittadini può avvenire secondo diverse modalità in quanto ogni Regione o Provincia autonoma può prevedere autonomamente una o più procedure di attivazione, attribuendo inoltre ai medici di medicina generale un ruolo più o meno attivo in tali procedure.

Per consentire al personale sanitario o all’assistito la consultazione dei documenti del Fascicolo sanitario elettronico relativi a eventi clinici che hanno avuto luogo in Regioni o Province autonome diverse da quella di residenza dell’assistito è stata predisposta l’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità dei FSE (INI). Questa infrastruttura, progettata dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e realizzata presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, consente il trasferimento dei Fascicoli da una Regione o da una Provincia autonoma all’altra in caso di cambio di residenza dell’assistito.

Il Fascicolo sanitario elettronico in Europa

L’Unione europea attraverso l’iniziativa “MyHealth@EU” sta sviluppando strumenti per permettere ai cittadini europei di usufruire dell’assistenza sanitaria nel Paese in cui si recano in viaggio nello stesso modo in cui ne usufruiscono nel paese di residenza. A tal fine, l’Italia sta predisponendo il nodo di interscambio dei dati dei Fascicoli sanitari elettronici con gli altri Paesi aderenti all’iniziativa all’interno del servizio National Contact Point for eHealth (NCPeH) presente nell’infrastruttura eHealth Digital Service Infrastructure (eHDSI). Si prevede che siano scambiate, con il consenso dell’assistito, le informazioni relative alle prescrizioni elettroniche e al profilo sanitario sintetico.

La diffusione del Fascicolo sanitario elettronico

Secondo le ultime rilevazioni effettuate nel 2024, riferite ai dati dell’ultimo trimestre del 2023, il Fascicolo sanitario elettronico è presente in tutte le Regioni e Province autonome italiane. Nonostante ciò i dati di utilizzo sembrano essere ancora molto bassi: in diverse Regioni meno del 15% dei cittadini sono acceduti al Fascicolo sanitario elettronico e meno del 15% del personale medico e degli operatori sanitari lo ha utilizzato nei 90 giorni precedenti la rilevazione. Il Fascicolo sanitario elettronico sembra in particolare ancora poco conosciuto e utilizzato tra la popolazione, soprattutto in determinate fasce d’età.

Le possibili strategie di azione

Per superare le criticità sopra esposte è necessario promuovere la diffusione e l’effettivo utilizzo del Fascicolo sanitario nazionale attraverso iniziative di comunicazione e formazione per contrastare il divario digitale dei cittadini nelle quali siano coinvolti anche i soggetti del sistema sanitario nazionale interessati (strutture sanitarie, operatori sanitari, medici, farmacie), l’omogeneizzazione dei contenuti e delle procedure informatiche tra le Regioni e le Province autonome, l’istituzione in sede parlamentare di un gruppo di monitoraggio sull’attuazione del Fascicolo sanitario nazionale, la candidatura dell’Italia come ente pilota per l’integrazione europea del Fascicolo sanitario nazionale.

Attraverso questo approccio integrato il Fascicolo digitale diventerà finalmente lo strumento in grado di soddisfare in ambito sanitario la Carta della cittadinanza digitale (Legge 07/08/2015, n. 124) che garantisce ai cittadini e alle imprese il diritto di accedere a tutti i dati, i documenti e i servizi di loro interesse in modalità digitale.

Compendio normativo

Si riportano in seguito le principali normative che hanno agito sulla definizione del Fascicolo sanitario elettronico:

  • Decreto legge 18/10/2012, n. 179 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” con il quale all’articolo 12 è istituito il nuovo Fascicolo sanitario elettronico.
  • Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29/09/2015, n. 178 “Regolamento in materiale di fascicolo sanitario elettronico” che attua il Decreto legge 18/10/2012, n. 179.
  • Decreto del Ministero della salute 20/05/2022 “Adozione delle Linee guida per l’attuazione del Fasciolo sanitario elettronico” che inaugura l’utilizzo degli investimenti previsti dal PNRR e delinea un indirizzo strategico unico per le iniziative di evoluzione del Fascicolo sanitario elettronico e una serie di azioni per il suo potenziamento (servizi di sanità digitale omogenei e uniformi, architettura rafforzata ai fini dell’interoperabilità, uniformità dei contenuti in termini di dati e codifiche, potenziamento della governance nell’attuazione).
  • Decreto del Ministero della salute 18/05/2022 “Integrazione dei dati essenziali che compongono i documenti del Fascicolo sanitario elettronico” con il quale il Fascicolo sanitario elettronico si arricchisce di nuovi dati e documenti validi su tutto il territorio nazionale.
  • Decreto del Ministero della salute del 07/09/2023 “Fascicolo sanitario elettronico 2.0”, con il quale vengono dettate disposizioni attuative del Decreto legge 18/10/2012, n. 179 e indicazioni su compiti, responsabilità e misure di sicurezza da adottare nell’ambito della realizzazione e della gestione del Fascicolo sanitario elettronico.
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