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GPS per animali: cos’è, come funziona e cosa sapere prima dell’uso
di Paola Consonni e Giuseppe Aquino
Il GPS per animali è un dispositivo sempre più utilizzato da chi vive con animali domestici o ne gestisce la mobilità in ambienti aperti. Si tratta di un piccolo localizzatore che, applicato al collare, alla pettorina o ad altri supporti compatibili, permette di monitorare la posizione dell’animale, anche in tempo reale, tramite un’app sullo smartphone o un browser su computer.
A cosa serve
È uno strumento utile:
- per animali domestici con spirito esploratore, come gatti, conigli o furetti lasciati liberi in giardino
- per animali che tendono a seguire istinti naturali, come cani o gatti con forte propensione alla caccia o al vagabondaggio
- per chi vive in zone rurali o montane dove gli animali possono allontanarsi con facilità
- per animali impiegati in attività all’aperto, come cavalli, cani da caccia o animali da pastorizia.
Come funziona il GPS per animali
Il dispositivo sfrutta la tecnologia satellitare GPS per rilevare la posizione dell’animale. Alcuni modelli in commercio si connettono anche alla rete mobile per trasmettere i dati in tempo reale all’applicazione collegata. In questo modo, il proprietario o il responsabile può sapere dove si trova l’animale, ricevere notifiche se esce da un’area definita (geofence, una sorta di “geo-recinzione”) e, se è presente una funzionalità dedicata, consultare lo storico dei suoi spostamenti.
Informazioni da considerare prima dell’acquisto
- Autonomia della batteria: la durata varia da pochi giorni a diverse settimane, a seconda del modello e dell’uso.
- Copertura del segnale: in aree con scarsa rete mobile, il dispositivo potrebbe non aggiornare la posizione correttamente.
- Abbonamenti: molti dispositivi richiedono un abbonamento mensile per la trasmissione dati.
- Resistenza e impermeabilità: caratteristiche importanti per animali che vivono all’aperto, nuotano o si muovono in ambienti umidi.
- Dimensioni e peso: il dispositivo deve essere adatto alla taglia e al tipo di animale, senza arrecare disagio.
Serve un’autorizzazione per usarlo?
No, non è richiesta alcuna autorizzazione amministrativa per l’utilizzo di un GPS per animali, né è necessario comunicarlo alle autorità. È però consigliabile verificare che il dispositivo rispetti le normative europee in materia di sicurezza e trasmissione dei dati raccolti.
Attenzione alla privacy e ai diritti digitali
Sebbene il GPS sia destinato a monitorare l’animale, i dati raccolti (come posizione, percorsi e orari) vengono solitamente archiviati su server privati. È quindi essenziale leggere con attenzione l’informativa sulla privacy e, in particolare, sapere chi accede ai dati, dove vengono conservati e per quanto tempo.
Alcuni dispositivi possono anche raccogliere informazioni sull’utente, come indirizzi email, abitudini d’uso o dati relativi all’account usato in fase di registrazione. Questi dati potrebbero essere usati per scopi commerciali.
Inoltre, se si condivide l’accesso al dispositivo con altre persone (es. familiari, dog sitter, allevatori), è bene informarle e ottenere il loro consenso per evitare problemi legati alla privacy.
Uso consapevole
Il GPS per animali rappresenta uno strumento efficace per migliorare la gestione e la sicurezza degli animali, domestici o coinvolti in attività lavorative. La sua utilità è particolarmente evidente in contesti in cui l’animale ha accesso a aree esterne o si sposta in autonomia. Prima di procedere all’acquisto, è fondamentale analizzare le caratteristiche tecniche del dispositivo e verificare le condizioni contrattuali. In particolare, è importante verificare i termini di abbonamento e quelli relativi al trattamento dei dati, nonchè assicurarsi che il prodotto sia conforme alle normative vigenti. Un uso consapevole e informato del GPS consente di sfruttarne appieno le potenzialità, nel rispetto sia dell’animale che dei diritti digitali dell’utente.
