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I fabbisogni di alfabetizzazione mediatica e digitale degli italiani nel report di Agcom

È stato presentato il report “I fabbisogni di alfabetizzazione mediatica e digitale” dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom).

Il report, basato su un’indagine condotta su un campione rappresentativo di oltre 7.000 cittadini italiani, analizza i fabbisogni di alfabetizzazione digitale e mediatica in Italia.

I risultati principali

Il 90% della popolazione accede quotidianamente a Internet e il dispositivo più diffuso è lo smartphone (il 91% della popolazione ne possiede almeno uno). I giovani adulti sono i principali fruitori del digitale, mentre gli anziani risultano meno attivi online. Le attività più comuni sono l’informazione, la comunicazione tra pari e la fruizione di contenuti audiovisivi.

L’80% degli italiani utilizza i media anche durante i pasti, spesso tramite smart TV o piattaforme social. L’uso consapevole da parte dei minori è mediato dai genitori: l’80% impone regole, ma solo il 12,5% dialoga sul tema dei contenuti. Le maggiori preoccupazioni dei cittadini riguardano hate speech, disinformazione, cyberbullismo e sfide social, ma i minorenni sono meno preoccupati della media.

Più di 4 italiani su 10 dichiarano di essersi imbattuti frequentemente in contenuti di disinformazione. Oltre il 40% della popolazione è già stato esposto a contenuti a rischio. Solo un terzo verifica l’attendibilità delle fonti. Il 44% dei cittadini non si rivolge ad alcun soggetto per consigli sull’uso critico dei media, mentre tra i minori le figure di riferimento principali sono la famiglia (più della metà dei minorenni si rivolge alla famiglia per avere indicazioni e suggerimenti per un utilizzo consapevole dei media), la scuola e gli amici.

Il report affronta anche il tema degli algoritmi di raccomandazione, ovvero i sistemi che utilizzano l’intelligenza artificiale per suggerire contenuti, prodotti o informazioni agli utenti, basandosi sui loro interessi e comportamenti.

Da questo punto di vista, il 60% circa della popolazione italiana con più di 14 anni è a conoscenza dell’esistenza degli algoritmi di raccomandazione, anche se in pochi possiedono un livello almeno di base di alfabetizzazione algoritmica.

I giovani adulti e i grandi minori hanno maggiore familiarità con gli strumenti di curation (sistemi per selezionare contenuti specifici online da riproporre al proprio pubblico, anche lievemente modificati o riadattati) e di segnalazione dei contenuti.

Le raccomandazioni

Le raccomandazioni finali di Agcom suggeriscono di differenziare le politiche educative per età: per i minori si raccomanda l’introduzione dell’educazione alla cittadinanza digitale nelle scuole, per gli adulti focus su disinformazione e odio online, mentre per gli anziani sono richiesti interventi specifici di empowerment digitale.

L’Autorità auspica infine un’azione coordinata con scuole, famiglie, istituzioni e piattaforme per un’alfabetizzazione mediatica realmente efficace e inclusiva.

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