Andrea Tironi e Giovanni Bonati Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale (IA) è entrata anche nei…

Dal disegno alla legge: il percorso della nuova norma italiana sull’intelligenza artificiale
Il Disegno di legge sull’intelligenza artificiale “Disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale” (DDL AI) ha l’obiettivo di rafforzare il livello di tutela per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in alcuni settori specifici.
La struttura del DDL AI è basata su quattro parti: nella prima sono stabiliti i principi guida e la strategia nazionale sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, nella seconda sono contenute disposizioni di settore (sanità, mondo del lavoro, giustizia, sicurezza, diritti), nella terza è affrontata la governance, nella quarta è disciplinata la tutela civile e penale.
La proposta di legge da parte del governo
L’iter del DDL AI è iniziato il 23/04/2023 quando il Consiglio dei ministri ha proposto al Parlamento di essere delegato a legiferare in materia di intelligenza artificiale, anche per armonizzare la normativa nazionale italiana al Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale 13/06/2024, n. 2024/1689 (AI Act).
L’approvazione da parte del Senato
Il DDL AI è stato approvato dal Senato il 20/03/2025, dopo il vaglio delle commissioni competenti e l’organizzazione di apposite audizioni.
L’approvazione da parte della Camera dei deputati
Il 25/06/2025 il DDL AI è stato approvato dalla Camera dei deputati che ha apportato una serie di modifiche e, quindi, il disegno di legge deve ritornare al Senato.
La Costituzione italiana stabilisce infatti che la funzione legislativa sia esercitata collettivamente dalle due Camere (articolo 70): per divenire legge un progetto deve essere approvato nell’identico testo dai due rami del parlamento (Camera e Senato). Si tratta della cosiddetta “navette”, per indicare come, nel nostro sistema di bicameralismo perfetto, la spola di un progetto di legge fra i due rami del Parlamento continua fino a quando entrambi approvano un testo perfettamente identico.
La promulgazione
Una volta che entrambi i rami del Parlamento avranno approvato il testo nell’identica formulazione, si procederà alla promulgazione del DDL AI da parte del Presidente della Repubblica, che potrebbe però rinviarla, con messaggio motivato, alle Camere per una nuova deliberazione. In questo caso, il rinvio presidenziale riapre il procedimento legislativo e, se la legge viene nuovamente approvata, essa deve essere promulgata.
La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale
Una volta promulgato il DDL AI sarà pubblicato da parte del Ministro della giustizia nella raccolta ufficiale degli atti normativi e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
L’entrata in vigore
Il DDL AI entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, a meno che la legge stessa non prescriva un termine minore o maggiore.
I Decreti legislativi attuativi
Una volta che il DDL AI sarà entrato in vigore, la normativa italiana sull’intelligenza artificiale dovrà comunque essere completata dall’intervento del Governo a cui il DDL AI (articoli 16 e 24) delega, entro dodici mesi, ad adottare uno o più decreti legislativi per:
- definire una disciplina organica relativa all’utilizzo di dati, algoritmi e metodi matematici per l’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale
- adeguare la normativa nazionale all’AI Act, in merito ai poteri di vigilanza, ispettivi e sanzionatori, alle misure per l’aggiornamento della normativa vigente sui servizi bancari, finanziari, assicurativi e di pagamento, alle regole in materia di responsabilità civile per i danni derivati dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Il ricorso al decreto legislativo (articolo 76 della Costituzione italiana) è giustificato specialmente quando le materie da disciplinare sono particolarmente complesse e presentano tecnicismi tali da non poter essere trattate agevolmente in Parlamento. Attraverso il decreto legislativo, il Parlamento autorizza il Governo ad esercitare una funziona legislativa, specificando contenuti, limiti e tempi di tale delega. Il decreto legislativo dovrà quindi essere emanato rispettando i principi dettati nella legge delega.
L’iter di ogni decreto legislativo che sarà emanato dal Governo per attuare il DDL AI prevede tre passaggi: una deliberazione del Consiglio dei ministri, un decreto presidenziale di emanazione, la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
I rilievi della Commissione
L’attività legislativa sta tenendo conto anche del parere della Commissione europea del 04/11/2024 (C-2024-7814) che ha raccomandato come:
- le definizioni devono essere armonizzate con quelle utilizzate nell’AI Act
- gli ambiti delle professioni intellettuali, dell’attività giudiziaria e della sanità rischiano di essere sovraccaricati da obblighi eccessivi
- è necessario considerare il principio di indipendenza delle autorità di controllo
La conclusione del percorso
Quando si concluderà il percorso del DDL AI?
Il legislatore sembra intenzionato a procedere in modo veloce e molto dipenderà dall’iter dei Decreti legislativi attuativi e dal rapporto con la Commissione europea. Abbiamo comunque provato a rivolgere questa domanda anche all’intelligenza artificiale che ha risposto così.
Se l’iter dovesse proseguire senza ostacoli politici, senza rilievi presidenziali e con un impegno prioritario da parte del Governo per l’attuazione della delega, il percorso normativo completo (comprensivo di decreti attuativi) potrebbe concludersi entro aprile 2026, con entrata in vigore pienamente operativa della normativa sull’IA in Italia entro l’estate 2026.