La “Digitalizzazione delle procedure SUAP e SUE” (www.suapsue.gov.it) è un progetto avviato dal Dipartimento della…

Il digitale leva per la competitività della Unione Europea
Siamo all’inizio di un nuovo mandato della Commissione Europea, nata il 1° dicembre 2024 dopo le elezioni europee del giugno 2024.
Come ogni inizio, è caratterizzato da buoni propositi tradotti in documenti programmatici. In particolare qui parleremo di due documenti: la Bussola per la competitività ed il Programma della commissione per il 2025.
Lo faremo focalizzandoci sul tema della trasformazione digitale del quale ci occupiamo. Ma andiamo con ordine.
Il 29 gennaio, la Commissione europea ha adottato un atto quadro fondamentale per le politiche europee dei prossimi cinque anni, chiamato “Una bussola per la competitività dell’UE”.
Perché il focus sulla “competitività”? Perché negli ultimi vent’anni l’Europa non è riuscita a tenere il passo con le altre grandi economie a causa del persistente divario nella crescita della produttività.
La bussola traccia il percorso che ha l’obiettivo di fare dell’Europa il luogo in cui le tecnologie, i servizi e i prodotti puliti futuri sono inventati, fabbricati e commercializzati e allo stesso tempo il primo continente a impatto climatico zero.
La presidente Von der Leyen lo aveva preannunciato nel discorso di Davos del 21 gennaio, chiarendo che la bussola intende dare seguito alle indicazioni dei rapporti Draghi e Letta, che già hanno ispirato le linee guida politiche 2024-2029 di mandato della Commissione.
Anche le imprese e i sindacati europei, con la Dichiarazione di Anversa del febbraio 2024, hanno espresso il loro pieno sostegno a un accordo industriale europeo che integri il Green Deal e mantenga posti di lavoro di alta qualità per i lavoratori europei in Europa.
La struttura del quadro strategico
La Bussola indica tre principali aree di intervento: innovazione, decarbonizzazione e sicurezza.
Per le tre esigenze trasformative contenute nella relazione Draghi e necessarie a stimolare la competitività, nella bussola sono indicate l’impostazione da seguire e presentate una selezione di misure faro per rispondervi.
Colmare il divario di innovazione
L’UE deve riavviare il motore dell’innovazione. L’intenzione è instaurare un habitat per le nuove start-up innovative, promuovere la leadership industriale nei settori ad alta crescita basati su tecnologie deep tech e promuovere la diffusione delle tecnologie tra le imprese consolidate e le PMI. A tal fine la Commissione proporrà l’iniziativa sulle gigafactory di IA (AI Gigafactories) e la strategia per l’IA applicata (Apply AI) per guidare lo sviluppo e l’adozione dell’IA in settori chiave dell’industria. Presenterà piani d’azione sui materiali avanzati, le tecnologie quantistiche, le biotecnologie, la robotica e le tecnologie spaziali. Una specifica strategia dell’UE su start-up e scale-up affronterà gli ostacoli che impediscono alle nuove imprese di emergere ed espandersi.
Tabella di marcia comune per la decarbonizzazione e la competitività
La bussola ravvisa nei prezzi elevati e volatili dell’energia un problema fondamentale e stabilisce le aree di intervento che favoriranno l’accesso a un’energia pulita e a prezzi accessibili: il patto per l’industria pulita , Il piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili e l’atto legislativo sull’accelerazione della decarbonizzazione industriale.
Ridurre le dipendenze eccessive e aumentare la sicurezza
La capacità dell’UE di diversificare e ridurre le dipendenze ruoterà attorno a partenariati efficaci. Per continuare a diversificare e rafforzare le catene di approvvigionamento europee, la bussola evoca una nuova gamma di partenariati per il commercio e gli investimenti puliti che contribuiscano a garantirle l’approvvigionamento di materie prime, energia pulita, combustibili sostenibili per i trasporti e tecnologie pulite da tutto il mondo.
Cinque attivatori trasversali per la competitività
I tre pilastri sono integrati da cinque attivatori trasversali, essenziali per sostenere la competitività in tutti i settori:
- Semplificazione. Ridurre drasticamente gli oneri normativi e amministrativi; semplificare, accelerare e snellire le procedure per accedere ai fondi dell’UE e ottenere decisioni amministrative dell’UE. La bussola fissa l’obiettivo di ridurre almeno del 25% gli oneri amministrativi per le imprese in generale e almeno del 35% per le PMI.
- Ridurre gli ostacoli al mercato unico. Da 30 anni il mercato unico costituisce il motore della competitività dell’Europa. La strategia orizzontale per il mercato unico modernizzerà il quadro di governance, rimuovendo gli ostacoli che esistono all’interno dell’UE e impedendo che se ne erigano di nuovi.
- Finanziare la competitività. Manca nell’UE un mercato dei capitali efficiente che trasformi i risparmi in investimenti. La Commissione proporrà un’Unione europea dei risparmi e degli investimenti per creare nuovi prodotti di risparmio e di investimento, fornire incentivi per il capitale di rischio e garantire la fluidità dei flussi di investimenti in tutta l’UE.
- Promuovere le competenze e posti di lavoro di qualità. I cittadini sono il fondamento della competitività dell’Europa. La Commissione presenterà un’iniziativa per costituire un’Unione delle competenze incentrata sugli investimenti, sull’apprendimento permanente, sulla creazione di competenze adeguate alle esigenze future, sul mantenimento delle competenze, sulla mobilità equa, sull’attrazione e sull’integrazione di talenti qualificati provenienti dall’estero.
- Migliore coordinamento delle politiche a livello nazionale e dell’UE. La Commissione introdurrà uno strumento di coordinamento per la competitività, tramite il quale assicurerà la collaborazione con gli Stati membri per garantire l’attuazione a livello nazionale e dell’UE degli obiettivi strategici condivisi dell’Unione, individuare i progetti transfrontalieri di interesse europeo e portare avanti le riforme e gli investimenti collegati.
Innovazione e Digitale nella Bussola per la competitività
Analizziamo ora la Bussola della competitività per identificare le iniziative che più ci interessano, ovvero quelle indirizzate all’innovazione ed alla digitalizzazione.
Per chiudere il divario nell’innovazione, la Commissione propone diverse iniziative chiave, tra cui:
- Strategia per start-up e scale-up (Q2 2025), volta a rimuovere le barriere all’ingresso nel mercato e alla crescita delle piccole imprese innovative. Non è ancora chiaro che misure saranno proposte, ma si ritiene che potrebbero essere incluse una definizione europea unificata di start-up e la creazione di reti per favorire l’applicazione commerciale della ricerca.
- European Research Area Act (2026), per rafforzare gli investimenti in R&S e raggiungere il target del 3% del PIL.
- Cloud and AI Development Act, “per stabilire criteri minimi per i servizi cloud, riducendo il divario di capacità cloud e facilitando gli investimenti”. La Bussola non specifica una data di pubblicazione, suggerendo che non ci sia ancora un accordo interno alla Commissione sugli obiettivi dell’iniziativa.
- Apply AI Strategy (Q3 2025), per promuovere l’uso dell’IA in settori strategici come manifattura, automotive ed energia.
- Digital Networks Act (Q4 2025), per migliorare gli incentivi alla creazione di reti digitali, inclusi fibra, soluzioni wireless e 6G.
- Data Union Strategy (Q3 2025), per promuovere la condivisione di dati pubblici e privati semplificando il quadro normativo.
- Strumento di Coordinamento per la Competitività, per armonizzare le politiche industriali tra gli Stati membri su prodotti e servizi strategici. Tra i primi ambiti di attivazione di questo Strumento sono incluse infrastrutture digitali e IA.
- Quantum Strategy (Q2 2025), per ridurre la frammentazione regolatoria e di ricerca nell’Unione europea sulle tecnologie quantistiche.
Il documento sottolinea l’importanza di un quadro di finanziamento efficace per sostenere la competitività dell’UE:
- Maggior utilizzo della BEI per attrarre investimenti privati e colmare il gap di finanziamento europeo, con strumenti di garanzia, prestiti e blending più flessibili
- TechEIB Investment Tool, un nuovo strumento della BEI per colmare il divario di finanziamento nell’innovazione digitale, con particolare attenzione alle start-up deep tech e alle imprese emergenti nei settori strategici
- Riforma del Quadro Finanziario Pluriennale (negoziazioni in avvio a fine 2025), che rivedrà la struttura e l’allocazione del bilancio UE per sostenere priorità comuni e investimenti transnazionali
- Fondo per la Competitività (fine 2025), che servirà a finanziare investimenti diretti, con un meccanismo simile a InvestEU, in tecnologie strategiche, tra le quale sono incluse AI, spazio, clean tech e biotecnologie.
Oltre alle misure per l’innovazione e gli investimenti, il documento prevede ulteriori iniziative per rafforzare la competitività dell’UE:
Revisione della Direttiva Appalti (2026), che introdurrà un meccanismo di “preferenza europea per tecnologie e settori strategici” e aggiornerà le regole per facilitare l’accesso agli appalti di start-up e imprese innovative.
European Business Wallet
Ha destato particolare interesse l’introduzione, all’interno della Bussola per la competitività e del Programma della Commissione per il 2025, della previsione di realizzare un “European Business Wallet”.
Mentre il portafoglio digitale europeo è pensato per un utilizzo da parte dei cittadini il “portafoglio europeo delle imprese” pensato per ridurre in modo significativo gli oneri amministrativi delle imprese.
La Commissione fissa l’obiettivo di ridurre gli obblighi di rendicontazione di almeno il 25% per tutte le aziende e del 35% per le PMI e si prevede che queste riduzioni consentiranno alle imprese di risparmiare circa 37,5 miliardi di euro in costi ricorrenti fino alla fine dell’attuale mandato.
Le caratteristiche principali del Portafoglio aziendale europeo includono:
- archiviazione e gestione sicure di credenziali, licenze e certificati aziendali digitali
- interoperabilità transfrontaliera per operazioni tra gli Stati membri dell’UE
- misure di sicurezza rafforzate basate sui regolamenti eIDAS
- processi di conformità normativa semplificati
- gestione semplificata delle credenziali digitali
L’annuncio del Portafoglio aziendale europeo arriva in un momento cruciale per la trasformazione digitale dell’UE, in coincidenza con la continua esplorazione da parte della Banca Centrale Europea di un euro digitale, con una decisione di lancio prevista più avanti nel 2025.
Sebbene i dettagli di implementazione siano ancora in fase di sviluppo, l’iniziativa rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente aziendale digitale più integrato nell’UE, sfruttando le basi stabilite da eIDAS 2.0 per migliorare l’identità digitale e la gestione delle credenziali per le imprese in tutta l’Unione Europea.
Nel programma della Commissione è previsto un intervento legislativo per il Business Wallet nel quarto trimestre del 2025, non ci resta che aspettare e monitorare eventuali comunicazioni o atti preliminari.
Per approfondire
Bussola per la competitività
- https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/bussola-dellue-riconquistare-competitivita-e-garantire-prosperita-sostenibile-2025-01-29_it
- https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/news/digital-initiatives-under-competitiveness-compass
Programma di lavoro della Commissione
- https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/strategy-documents/commission-work-programme/commission-work-programme-2025_en?prefLang=it&etrans=it
- https://commission.europa.eu/publications/2025-commission-work-programme-and-annexes_en
- https://commission.europa.eu/law/law-making-process/planning-and-proposing-law/better-regulation/simplification-and-implementation_en
- https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/ununione-piu-coraggiosa-piu-semplice-e-piu-agile-il-programma-di-lavoro-della-commissione-il-2025-2025-02-12_it