Anche i cittadini digitali hanno dei diritti (come dei doveri). E quando questi vengono meno,…

Il patentino digitale nelle scuole superiori, un passo decisivo per una generazione consapevole
Massimiliano Capitanio, commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), è una delle figure più rilevanti nel panorama della regolamentazione delle comunicazioni in Italia. Con una carriera che abbraccia la politica e la protezione dei consumatori, Capitanio è sempre stato un sostenitore dell’innovazione tecnologica a favore della cittadinanza digitale.
Il suo impegno si riflette nell’introduzione del “Patentino Digitale“, un progetto volto a formare le nuove generazioni su un uso consapevole e sicuro del digitale. Quest’iniziativa si inserisce in un contesto di evoluzione rapida delle tecnologie, che richiede nuove competenze e una costante vigilanza sui rischi associati all’ambiente virtuale.
Abbiamo avuto il piacere di intervistarlo per approfondire il ruolo e gli obiettivi di questo progetto, che mira a garantire che i giovani siano non solo tecnicamente preparati, ma anche in grado di navigare in modo sicuro e responsabile nel mondo digitale che ci circonda.
L’intervista al commissario Massimiliano Capitanio
1. Quali sono gli obiettivi principali del patentino digitale nelle scuole superiori? In che modo contribuirà alla formazione degli studenti in termini di cittadinanza digitale?
Il “Patentino Digitale” nasce dall’esigenza di creare una formazione strutturata e omogenea su temi di educazione digitale, iniziando dalle scuole superiori. In passato, sono esistite molteplici iniziative a livello locale, spesso promosse dai CORECOM (Comitati Regionali per le Comunicazioni), ma non unificate.
Il progetto si concentra su due obiettivi principali: la consapevolezza nell’uso dei mezzi e dei contenuti digitali e la prevenzione dei crimini informatici. La consapevolezza e la sicurezza sono i pilastri su cui si basa l’intero percorso formativo. I giovani nati in un mondo digitale non sono automaticamente digitali, soprattutto quando si tratta di comprendere le implicazioni delle loro azioni online. Un altro aspetto importante è la sensibilizzazione sui rischi legati alla privacy e alla sicurezza dei dati. Ad esempio, i giovani spesso non sono consapevoli dei reati digitali che possono commettere senza nemmeno rendersene conto, come nel caso del revenge porn, della diffusione di fake news o del fatto che le informazioni condivise online restano spesso permanenti e reperibili per sempre. L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i ragazzi su questi temi, fornendo loro gli strumenti per navigare il web in modo più sicuro.
2. Quali tematiche verranno affrontate nel percorso formativo per ottenere il patentino digitale?
Il percorso formativo per ottenere il “Patentino Digitale” è modulabile, questo significa che ogni istituto scolastico potrà adattare il corso alle proprie esigenze, permettendo, dunque, agli istituti di scegliere come organizzare il percorso formativo. Questo approccio garantisce che le scuole possano personalizzare l’insegnamento in base alle reali necessità specifiche dei propri studenti, mantenendo sempre un quadro di riferimento nazionale.
I main topic includono moduli riguardanti la consapevolezza dei contenuti online, la verifica delle fonti e la comprensione dei meccanismi che regolano le piattaforme digitali, come gli algoritmi e l’intelligenza artificiale.
Un altro degli aspetti cruciali riguarda la web reputation, ossia la percezione e all’immagine che una persona, un’azienda o un’organizzazione ha su Internet: i giovani spesso non comprendono che le tracce digitali che lasciano in rete sono permanenti e che queste informazioni possono influenzare negativamente la loro vita personale e professionale, anche futura.
La formazione si focalizzerà anche sulla prevenzione di reati digitali, come il revenge porn, il cyberbullismo e la diffamazione, nonché sulla corretta gestione delle informazioni personali online. Saranno inoltre approfonditi temi sensibili come la gestione dei discorsi d’odio sui social e sul web, e l’importanza di assumersi la responsabilità nella pubblicazione di contenuti online.
3. Qual è il ruolo del Ministero dell’Istruzione e del Merito e dell’AGCOM nella promozione del patentino digitale?
Il “Patentino Digitale” è il risultato di una collaborazione stretta tra AGCOM e il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Quest’anno, è stato avviato ufficialmente il progetto, con la firma di un protocollo che consente alle scuole di inserire il “Patentino Digitale” come parte integrante del curriculum di educazione civica. La legge sull’educazione civica (Legge 20 agosto 2019, n. 92) prevede già delle ore dedicate a tematiche come l’educazione alla legalità, alla Costituzione e all’ambiente, a cui aggiungere anche, attraverso il nostro progetto, l’educazione digitale.
4. Il progetto è già attivo in alcune regioni come Toscana e Lazio. Quali sono i piani per estenderlo ad altre regioni a partire dal 2025?
Abbiamo già ottenuto risultati positivi in regioni come la Toscana, che ha rilasciato oltre 2000 patentini, il Lazio, l’Umbria, la Sicilia e la Lombardia. Il prossimo passo è estendere il progetto ad altre regioni che hanno già mostrato un forte interesse. L’obiettivo è diffondere il “Patentino Digitale” in tutto il territorio nazionale.
Per facilitare l’adozione di tale progetto, le scuole possono usufruire di ore di formazione dedicate, da inserire all’interno delle 33 ore curriculari di educazione civica, come previsto dalla Legge 20 agosto 2019, n. 92. Si sta lavorando anche per coinvolgere soggetti privati che possano mettere a disposizione risorse aggiuntive per supportare le scuole nell’implementazione del progetto o tool innovativi.
5. In che modo verranno coinvolte le famiglie nel percorso formativo per il patentino digitale?
Il coinvolgimento delle famiglie è fondamentale per il successo del percorso formativo. La legge sull’educazione civica stabilisce che anche i genitori debbano essere parte attiva in questo processo educativo. In tal senso, AGCOM ha già avviato un’iniziativa che consente ai genitori di attivare sui dispositivi mobili dei minori sistemi di parental control, strumenti utili per monitorare e prevenire l’accesso a contenuti dannosi, come ad esempio materiale riguardante droghe, violenza o sette sataniche.” Il supporto alle famiglie è cruciale per garantire che l’educazione digitale non si fermi all’interno delle scuole, ma continui anche nel contesto domestico.
6. Come il patentino digitale potrà influenzare le future opportunità lavorative e formative degli studenti?
Il “Patentino Digitale” rappresenta una risorsa fondamentale per migliorare le opportunità lavorative dei giovani. Viviamo in un’epoca in cui la digitalizzazione è diventata un requisito imprescindibile in quasi ogni settore. La competenza digitale non è solo un plus, ma una necessità per i ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro. Il patentino offre loro gli strumenti per non essere semplici consumatori passivi di contenuti, ma per essere protagonisti consapevoli nell’era digitale.
7. Quali sono le prospettive future per il patentino digitale oltre il 2025?
L’obiettivo è rendere il “Patentino Digitale” un’iniziativa duratura e di portata nazionale, che coinvolga tutte le scuole del paese. Nel lungo periodo, si prevede di integrare il percorso con le evoluzioni tecnologiche, adattando i contenuti formativi alle nuove sfide, come quelle legate all’intelligenza artificiale. Inoltre, è in fase di esplorazione la possibilità di creare un wallet digitale del cittadino, destinato a raccogliere risorse, best practices e contenuti formativi, fruibili non solo in presenza, ma anche tramite piattaforme online
Considerazioni finali
Il “Patentino Digitale” è una risposta concreta alle sfide che la digitalizzazione impone alle nuove generazioni. Con un focus su consapevolezza, sicurezza e competenza digitale, il progetto di AGCOM e Ministero dell’Istruzione si propone di formare cittadini digitali consapevoli, in grado di affrontare le opportunità e i rischi del mondo online. Con l’impegno delle istituzioni e delle famiglie, il futuro digitale dei giovani italiani appare più sicuro e promettente, pronto ad affrontare le sfide di un’epoca in continua evoluzione.