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Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU), cos’è e come funziona

Giovanni Bonati e Luigi Marzano

Lo strumento

L’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU) è un archivio informatizzato nazionale ufficiale contenente gli stradari (elenco delle denominazioni delle aree di circolazione) e i numeri civici di tutti i Comuni italiani, istituito con il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12/05/2016.

Oggi all’interno di questa banca dati sono presenti 7.893 Comuni italiani, ne mancano solo 3 per raggiungere il 100% delle municipalità del Paese.

Perché è stato creato

L’ANNCSU è una banca dati creata come strumento di supporto al censimento annuale permanente della popolazione e delle abitazioni che oggi viene fatto a cadenza annuale.

Quando è nato

Questo strumento è nato nel 2010 in occasione del quindicesimo censimento della popolazione e delle abitazioni.

Per il suo popolamento iniziale, l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ha chiesto a tutti i Comuni italiani di effettuare il caricamento dei dati utilizzando il Portale per i Comuni (il canale telematico per lo scambio di dati catastali tra l’Agenzia delle entrate e gli enti locali).

Successivamente a questo primo popolamento iniziale, l’ISTAT ha eseguito l’analisi e l’incrocio degli stradari e degli indirizzari forniti dai Comuni con le rilevazioni effettuate durante il censimento, chiedendo ai Comuni italiani di verificare i disallineamenti riscontrati e provvedendo, quando necessario, a correggere, integrare e validare i dati. Al temine di queste attività l’ANNCSU è stato considerato attivato su ogni singolo Comune.

Dal 2022 l’ISTAT ha chiesto a tutti i Comuni di procedere al conferimento periodico dei dati relativi agli stradari ed ai numeri civici in ANNCSU, secondo le “Specifiche tecniche e modalità di accesso ai servizi erogati dall’ANNCSU” adottate il 10/05/2022.

Una banca dati standardizzata

L’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane è una banca dati standardizzata su tutto il territorio nazionale, poiché costituita e mantenuta aggiornata secondo lo schema indicato nelle specifiche tecniche citate nel paragrafo precedente.

I gestori

I soggetti che gestiscono l’ANNCSU sono:

  • l’ISTAT, che definisce i criteri di aggiornamento e di standardizzazione dei dati
  • l’Agenzia delle entrate che, di concerto con l’ANCI, definisce i contenuti dell’ANNCSU e le tipologie di servizi e assicura la gestione dell’infrastruttura tecnologica
  • I Comuni, che devono nominare il “Responsabile del servizio toponomastica” che ha il compito di mantenere aggiornati di dati presenti nell’ANNCSU

Quando entra in vigore ufficialmente

A decorrere dalla data di attivazione dell’ANNCSU il Comune utilizza, nell’ambito delle attività di competenza, esclusivamente i dati presenti nell’ANNCSU, che costituisce il riferimento nazionale per gli stradari e indirizzari comunali.

Per la gestione dei servizi anagrafici, i Comuni possono utilizzare stradari gestiti a livello locale nei propri sistemi informativi, purché i contenuti siano gli stessi di quelli presenti in ANNCSU.

I servizi erogati

I servizi di consultazione e i dati erogati dall’ANNCSU sono accessibili, con privilegi differenti, ai diversi enti pubblici e privati interessati.

Il portale ANNCSU consente a ogni cittadino di interrogare liberamente un indirizzo specifico e di accedere agli open data per effettuare il download massivo delle banche dati regionali o nazionali.

ANNCSU tramite la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) consente a tutte le pubbliche amministrazioni la consultazione dei dati in tempo reale ed è interoperabile, permettendone la fruizione e l’aggiornamento in modo integrato con gli applicativi gestionali in uso presso gli enti locali.

L’archivio ANNCSU è integrato con le banche dati dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR), del Catasto, dell’ISTAT e con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).

L’investimento in ANNCSU ha lo scopo di evitare disallineamenti e massimizzare la fruibilità dei dati e va in continuità con quanto già fatto con numerose altre banche dati: Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR), Archivio nazionale dello stato civile (ANSC), Anagrafe nazionale dell’istruzione (ANIST), Anagrafe nazionale dell’istruzione superiore (ANIS).

L’avviso 1.3.1 per i Comuni

A completamento degli avvisi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che hanno puntato alla centralizzazione delle banche dati di interesse nazionale per soddisfare il principio Once Only, con la Misura 1.3.1 si vuole garantire ai Comuni italiani la possibilità di utilizzare e aggiornare i dati toponomastici georeferenziati entro marzo 2026.

Per raggiungere gli obiettivi previsti, gli enti locali dovranno validare l’intera lista dei numeri civici già presente in ANNCSU, cogliendo l’occasione per georeferenziarli in modo completo, e integrare gli applicativi che gestiscono le banche dati toponomastiche con ANNCSU attraverso la PDND e gli e-services disponibili.

Conclusioni

Le banche dati rese disponibili, interrogabili e aggiornabili all’interno della PDND, possono farci sperare in un futuro all’assolvimento del principio Once Only, dove gli enti lavorano senza ridondanza, con efficacia e semplificando il dialogo col cittadino.

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