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Mariastella Gelmini, Ministro per gli affari regionali e le autonomie della Repubblica Italiana

L’Agenda per la semplificazione 2020-2026, strumento per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza

Nella seduta dell’11 maggio 2022 la Conferenza unificata ha sancito l’intesa tra Governo, Regioni, Province autonome ed enti locali sull’aggiornamento dell’Agenda per la semplificazione 2020-2026.

La nuova Agenda contiene le misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni necessario per attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

L’Agenda si concentra, in particolare, sul contrasto all’emergenza e sul rilancio dell’economia e dell’occupazione, individuando una serie di interventi prioritari e definendone obiettivi, risultati attesi, responsabilità e tempi di realizzazione, anche con il coinvolgimento dei cittadini, delle imprese e delle loro associazioni.

L’Agenda rappresenta quindi lo strumento per massimizzare l’efficacia degli interventi ed evitare duplicazioni e disallineamenti rispetto al PNRR e opera su due strategie fondamentali:

  • l’eliminazione sistematica dei vincoli burocratici alla ripresa
  • la riduzione dei tempi e dei costi delle procedure per le attività di impresa e per i cittadini

L’Agenda costituisce un indispensabile strumento di coordinamento tra Governo, Regioni ed enti locali sia per l’attuazione degli interventi del PNRR in materia di semplificazione amministrativa, sia per il superamento dei cosiddetti “colli di bottiglia” con il progressivo azzeramento delle complicazioni burocratiche indispensabili per il rilancio del tessuto economico del paese.

Gli ambiti sui quali si sviluppano le azioni previste dall’agenda sono quattro.

La semplificazione e la reingegnerizzazione delle procedure

Il primo ambito è riferito all’attuazione dei principi europei e alla digitalizzazione delle procedure relative all’avvio e all’esercizio delle attività economiche.

Coerentemente con quanto stabilito nel PNRR, l’Agenda definisce l’ambizioso traguardo di semplificare, reingegnerizzare, standardizzare e digitalizzare a livello nazionale 200 procedure entro la fine del 2024 e 600 entro la fine del 2026.

La velocizzazione delle procedure

Il secondo ambito ha come obiettivo prioritario la riduzione e la certezza dei tempi delle procedure legate agli interventi per la ripresa e prevede azioni di supporto alle amministrazioni per la gestione delle istanze complesse che interessano una pluralità di soggetti (infrastrutture, opere pubbliche, transizione digitale, etc.).

All’interno di questo ambito di intervento sono previste anche sperimentazioni da parte di ANCI e Regioni che favoriscano la costituzione di nuovi sportelli unici per le attività produttive (SUAP) associati o il consolidamento delle forme associative esistenti. L’obiettivo è quello di alleggerire i Comuni nella gestione delle procedure complesse, mettendo a disposizione delle amministrazioni strumenti di diagnosi del grado di complessità e delle eventuali criticità, anche grazie alla comparazione con le esperienze svolte da altre amministrazioni.

La semplificazione e la digitalizzazione

La digitalizzazione rappresenta il prerequisito essenziale per migliorare l’accesso alle procedure amministrative e per garantirne una gestione efficace ed efficiente.

Nell’ambito del PNRR è prevista un’importante linea di attività denominata “Digitalizzazione delle procedure per edilizia ed attività produttive e operatività degli sportelli unici”, con specifiche azioni volte a garantire la piena digitalizzazione dei procedimenti amministrativi dello Sportello unico delle attività produttive (SUAP) e dello Sportello unico dell’edilizia (SUE).

All’interno di questo contesto, il terzo ambito dell’Agenda prevede una piena digitalizzazione delle procedure produttive ed edilizie secondo regole tecniche uniformi su tutto il territorio nazionale e una loro integrazione conforme agli standard adottati per l’interoperabilità dei sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni.

Il particolare, si vuole sciogliere i nodi che impediscono una piena digitalizzazione dei procedimenti amministrativi in questi ambiti, tra cui ci sono, per esempio, la gestione di pratiche con allegati di grande dimensione (che non sono supportati dalla PEC) e l’effettiva attuazione del principio “once only” (l’amministrazione chiede solo una volta) attraverso l’interoperabilità delle banche dati ai fini dell’acquisizione di informazioni d’ufficio relativamente ai controlli sulle autocertificazioni.

La realizzazione di azioni mirate per il superamento degli ostacoli burocratici nei settori chiave del Piano di rilancio

Il quarto ambito di intervento mira a superare gli ostacoli burocratici nei settori chiave del PNRR, sostenendo e monitorando l’attuazione delle misure già previste negli interventi recentemente adottati e proseguendo nell’opera di semplificazione mediante la formulazione di nuovi interventi, anche di natura organizzativa e tecnologica, nei procedimenti relativi a tutela ambientale e green economy, edilizia e rigenerazione urbana, banda ultra larga, appalti.

All’interno dell’agenda è previsto un dettagliato cronoprogramma con tutte le fasi di attuazione degli interventi previsti.

Le attività di indirizzo, verifica e aggiornamento periodico dell’Agenda sono svolte dal Comitato interistituzionale, composto dal Ministro per la pubblica amministrazione, dal Ministro per gli Affari regionali, dal Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dal Presidente dell’ANCI, dal Presidente dell’UPl.

Il Comitato è supportato dal Tavolo tecnico per la semplificazione che svolge le attività di supporto, coordinamento operativo, pianificazione e monitoraggio ed è costituito dai rappresentati del Dipartimento della Funzione Pubblica, della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dell’ANCI e dell’UPl. ll Tavolo tecnico acquisisce inoltre informazioni dai cittadini, dalle imprese e dalle loro associazioni che possono partecipare con segnalazioni e suggerimenti all’attuazione dell’Agenda.

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